La Terapia Breve Strategica (TBS), nata dagli studi di Paul Watzlawick e perfezionata da Giorgio Nardone, si propone di risolvere i problemi psicologici in un modo non rigido e non convenzionale.
Questo tipo di terapia si concentra non su cosa abbia causato il problema, ma su come il problema funziona. L’obiettivo da raggiungere è concreto e viene concordato tra il terapeuta e la persona che si trova nella situazione di malessere. La Terapia Breve Strategica porta il paziente a comprendere come i tentativi da lui messi in atto fino a quel momento per superare il proprio grave disagio non abbiano fatto altro che alimentarlo e peggiorarlo. Nella quasi totalità dei casi si arriva a risolvere in maniera definitiva problemi che limitano pesantemente la qualità di vita, e questo risultato viene raggiunto nel tempo relativamente breve di 3 mesi, anche per disturbi che persistevano da anni.
Gli strumenti impiegati sono il dialogo strategico e le prescrizioni, cioè vari stratagemmi “ad hoc” che utilizzo per “sbloccare” il problema, smontando la logica che lo fa perdurare e consentendo a chi ne è afflitto di liberarsene e tornare ad una vita normale.
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dott. Alessio Morgan
Psicologo Psicoterapeuta
dott. Alessio Morgan
Psicologo Psicoterapeuta
Studio specializzato nella Terapia per le Fobie e gli Attacchi di Panico
l’86% dei pazienti ha trovato la soluzione ed il benessere interiore che cercava in non più di 10 sedute
(Secondo i parametri internazionali per la valutazione dell’efficacia ed efficienza delle psicoterapie brevi strategiche)
A volte non serve analizzare tutto il passato per stare meglio. Serve capire come il problema funziona oggi : come si alimenta, come si ripete e come può essere interrotto.
Spesso non c’è un trauma all’origine, ma un piccolo evento, un pensiero o una paura che nel tempo si è trasformata in un meccanismo automatico. È così che nascono molte forme di ansia, blocchi emotivi, difficoltà relazionali o disfunzioni sessuali: da un “inganno della mente” che riproduce sempre lo stesso schema, anche quando sappiamo che ci fa stare male.
Sono Alessio Morgan, Psicologo e Psicoterapeuta specializzato presso il Centro di Terapia Breve Strategica diretto dal Prof. Giorgio Nardone e Terapeuta EMDR. La Terapia Breve Strategica lavora proprio su questo: aiuta a rompere quei circuiti ripetitivi, attraverso strategie mirate e concrete, restituendo alla persona la capacità di scegliere, cambiare e stare bene.
Nella maggior parte dei casi consente di ottenere miglioramenti significativi entro i primi tre mesi, anche per disturbi che persistono da anni. Le ricerche internazionali mostrano che circa l’86% dei pazienti raggiunge una risoluzione soddisfacente entro 10 sedute, percentuale che sale al 95% nei disturbi fobico-ossessivi.
Molte terapie cercano di risolvere il panico partendo dalla comprensione delle sue cause. Ma, utilizzando una famosa frase di Paul Watzlawick: “il guardarsi dentro rende ciechi”, e a volte procedere con questa strategia porta addirittura a peggiorare le cose.
Nella mia esperienza di studi e professionale ho capito che in questa situazione la mente si comporta in modo apparentemente illogico. Non possiamo comunicare in maniera logica con chi ha provato il panico dicendogli semplicemente di non avere paura: egli continuerà ad averla. È come cercare di scacciare un pensiero negativo: più cerchiamo di farlo, più questo arriverà.
Il mio obiettivo invece è quello di portare la mente a “saturazione“ attraverso tecniche terapeutiche paradossali e compiti apparentemente illogici. Ciò è espresso sinteticamente e molto efficacemente da una frase del mio maestro Giorgio Nardone: “Solcare il mare all’insaputa del cielo”.
Gli attacchi di panico, o crisi di panico, sono degli improvvisi episodi di intensa paura, malessere ed ansia, con un rapido crescendo. Queste sensazioni, già di per sè estremamente sgradevoli, sono accompagnate da sintomi cognitivi (paura di morire, di impazzire, di perdere il controllo, sensazioni di irrealtà, di estraneità, di distacco da sé). A questi possono aggiungersi dei sintomi fisici (dolore al petto, vertigini, svenimento, sensazione di soffocamento, vampate o brividi, nausea, dolori addominali, intorpidimento, sensazioni di formicolio, palpitazioni, aumento della frequenza cardiaca, sensazione di respiro corto o di soffocamento, sudorazione, tremori o scosse).
Uno dei problemi più gravi (forse il più grave che si presenta in questi casi) è che gli attacchi di panico prendono il controllo della persona che li subisce, e questi mette in atto una serie di tentate soluzioni per cercare di non riprovare più quelle devastanti sensazioni. Chi ne è affetto prova una paura di un nuovo episodio, che possiamo definire la “paura della paura” che inevitabilmente attiva la paura.
Più scappiamo più l’attacco sarà violento e dominante.
Probabilmente, se stai leggendo queste righe, hai sofferto o soffri di attacchi di panico. In primo luogo ci tengo a fornirti un argomento di consolazione: per quanto terribile sia l’attacco, nessuno mai è morto per questo. Molto probabilmente avrai messo in atto una serie di tentativi che inevitabilmente hanno peggiorato la situazione, tentativi che noi definiamo disfunzionali. Uno dei più comuni consiste nel parlare del problema con persone di tua fiducia. È naturale che tu cerchi di sfogarti, ma in realtà più ne parli e più ti carichi; più parli delle ansie e delle paure, più le percepirai grandi e minacciose. Un altro tipo di tentativo disfunzionale consiste nell’evitare tutta una serie di situazioni per paura che possano scatenare nuovi attacchi. Ma più cercherai di evitare queste situazioni più preparerai la strada per il prossimo episodio.
Più ti fai aiutare, più confermi a te stesso di non essere in grado di farcela da solo e dimostri all’altro che senza di lui non ne sei capace, cosa che va ad influenzare la tua autostima; chiedere aiuto è una dimostrazione di maturità, ma farlo sempre ti indebolisce, ti conferma che tu non sei all’altezza. Ma non è vero che non sei all’altezza.
Ansia e fobie
Ansia
Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato da ansia e preoccupazione eccessive per un certo numero di attività o eventi. Gli oggetti della preoccupazione sono diversi e spesso cambiano nel tempo. Le preoccupazioni più comuni riguardano le responsabilità lavorative e familiari, il denaro, la salute, la sicurezza e le faccende domestiche. L’ansia è accompagnata da sintomi come irrequietezza, sentimento di pericolo, facilità di affaticamento, difficoltà di concentrazione, irritabilità, tensione muscolare e disturbi del sonno.
Il decorso dell’ansia è in genere fluttuante e cronico, con peggioramenti nel corso di situazioni stressanti. La maggior parte delle persone affette da disturbo d’ansia soffre anche di altri disturbi, tra cui la depressione grave, la fobia specifica, la fobia sociale e il disturbo di panico.
Fobie
Una fobia è la paura per una particolare situazione o oggetto, in misura sproporzionata rispetto al rischio o al pericolo reali. La situazione o l’oggetto di solito sono evitati quando possibile, ma se l’esposizione si verifica, si sviluppa immediatamente ansia che può intensificarsi fino a raggiungere il livello di un attacco di panico. I soggetti con fobie tipicamente riconoscono che il loro timore è irragionevole ed eccessivo.
Alcune delle più frequenti fobie sono la paura degli animali (zoofobia), delle altezze (acrofobia) e dei temporali (astrafobia o brontofobia), la paura del sangue (emofobia), delle iniezioni, degli aghi o di altri oggetti appuntiti (tripanofobia o belonefobia), o delle ferite (traumatofobia). I soggetti con la fobia del sangue, degli aghi o delle ferite, a differenza di quelli con altre fobie o disturbi d’ansia, possono svenire davvero, poiché un riflesso vasovagale eccessivo produce bradicardia e ipotensione ortostatica.
Alcune fobie causano disturbi lievi, come quando gli abitanti delle città hanno paura dei serpenti, ma in altri casi la paura, l’ansia, e l’elusione causano disagio marcato o compromettono significativamente il funzionamento sociale o lavorativo, come quando le persone che devono lavorare su un piano superiore di un grattacielo hanno paura di ambienti chiusi (claustrofobia), quali gli ascensori.
Dubbio patologico
Dubbio patologico
Il dubitare è un atteggiamento insito nella natura umana, così come il tentativo di trovare una soluzione razionale ad esso. Il dubbio diventa patologico quando anziché portare ad una risposta non fa altro che generare nuove domande, nuove ragioni per continuare ad essere nel dubbio, per rimuginare, finché chi ne è affetto si trova bloccato in un labirinto, avvolto da una spirale, paralizzato dalla paura di fare o di avere fatto una scelta sbagliata. Ogni tentativo di risolvere i dilemmi razionalmente o con il buon senso genera a sua volta una nuova serie di dubbi perché non è possibile rispondere razionalmente a una domanda irrazionale, e lo è ancor meno tentare di tenere sotto controllo le proprie emozioni e i propri pensieri irragionevoli, “pensare di non pensare”. Il vero problema non è tanto il dubbio, quanto i tentativi messi in atto per risolverlo. Le persone che sono affette da questo disturbo vivono un’esistenza bloccata e spesso chiedono aiuto e consigli a familiari e amici, ma invano. Nelle sue forme più gravi il dubbio patologico è un disturbo ossessivo estremamente invalidante.
Ipocondria
Ipocondria
Le persone affette da ipocondria sono così preoccupate dall’idea di essere malate o di potersi ammalare che la loro ansia ne danneggia i rapporti sociali e lavorativi e causa loro disagio significativo. Questi soggetti possono avere sintomi fisici o meno, ma se li hanno, la loro preoccupazione è più concentrata sulle possibili implicazioni dei sintomi rispetto ai sintomi stessi.
Gli ipocondriaci si allarmano facilmente a causa di nuove sensazioni fisiche. Alcuni si esaminano più volte (p. es., guardandosi la gola in uno specchio, controllandosi la pelle per eventuali lesioni). Vi sono soggetti che ricorrono spesso alle attenzioni mediche (tipo in cerca di assistenza); altri invece lo fanno raramente (tipo che evita le cure). Il decorso è spesso cronico, fluttuante, ma in alcuni casi è stabile. I soggetti ipocondriaci sono preoccupati per almeno 6 mesi all’anno, anche se la malattia specifica temuta può cambiare durante quel periodo di tempo.
Altri problemi trattati
Problemi di coppia Autostima Depressione Dipendenza affettiva Disturbi alimentari Disturbo da stress post-traumatico Disturbo ossessivo-compulsivo Lutto Problemi sessuali Stress
EMDR
L’EMDR (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è una terapia utilizzata per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Un evento traumatico vissuto viene immagazzinato in memoria insieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato quel momento. Tutte queste informazioni restano “congelate” e, non potendo essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto.
L’EMDR, utilizzando i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra ripristina il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria e la creazione di nuove connessioni più funzionali. L’EMDR fa sì che i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico perdano la loro carica emotiva negativa. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri angosciosi in genere si attutiscono o spariscono e le sensazioni fisiche si riducono di intensità. Una volta avvenuto ciò, il paziente può vedere l’evento disturbante da una nuova prospettiva. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento.
Dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress; il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi questa viene vissuta in modo distaccato, non più disturbante.
L’efficacia dell‘EMDR è stata dimostrata in tutti i tipi di trauma, sia per il Disturbo Post Traumatico da Stress che per i traumi di minore entità. Tra l’84% e il 90% dei pazienti non mostravano più i sintomi di un Disturbo da Stress Post-traumatico dopo sole 3 sessioni di EMDR da 90 minuti ciascuna.
GM il 22/10/25 ha scritto: “Ultra disponibile e preparato, nel mio caso mi ha fatto guarire alla velocità della luce “
Bia il 07/10/25 ha scritto: “Il dott. Morgan è stato empatico, veloce e sempre paziente. Mi ha aiutato a risolvere un problema sessuale che mi portavo dietro da anni, con grande professionalità e umanità. Lo consiglio sinceramente a chi cerca un medico competente ma anche capace di ascoltare.”
Nikita il 24/09/25 ha scritto: “Per oltre un anno, il Dott. Alessio Morgan mi ha guidato attraverso l’ansia, il trauma e una nuova diagnosi di malattia cronica. È un guaritore di prim’ordine. Il mio mondo si era ristretto; i miei nervi erano un groviglio di paura e il pensiero di cure mediche era paralizzante. Mi ha assicurato che ce l’avremmo fatta ed è stato un faro di supporto costante. Ho sentito la mia luce interiore ricominciare a brillare. Col tempo, ogni appuntamento ha contribuito a farla brillare un po’ più a lungo e più intensamente. Come immigrata, è stata anche una salvezza. Parla inglese e ha una voce profonda e meravigliosamente calmante. Non solo non giudica, ma è anche molto aperto, creando uno spazio sicuro in cui aprirmi. Mi ha ricordato la mia forza quando ne avevo più bisogno e mi ha aiutato a sentirmi di nuovo viva. Ho anche imparato in prima persona come mente e corpo siano collegati, poiché lui è stato davvero determinante nella mia guarigione fisica.”
Salvatore l’24/09/25 ha scritto: “Sin da subito le sedute con il Dottor Morgan sono state molto costruttive, è riuscito a focalizzare e concentrarsi nell’immediato su un problema che altri professionisti non erano riusciti a individuare. Il suo atteggiamento familiare permette di affrontare qualsiasi paura”
Marco il 24/09/25 ha scritto: “Non avrei mai immaginato che un giorno sarei riuscito a scrivere queste parole non da spettatore, ma da protagonista di un cambiamento reale. Per chi ha conosciuto l’agorafobia che fa temere l’aria aperta, piazze, i viaggi, o semplici passeggiate anche l’idea stessa di guarire può sembrare impossibile. Con il dott. Morgan fin dal primo incontro ho percepito di essere in un luogo sicuro. In pochissimo tempo il suo approccio mi ha portato fuori dall’incubo. Ho imparato a riconoscere e decostruire i meccanismi della paura, affrontare gradualmente le situazioni che evitavo da tempo, e soprattutto a ritrovare fiducia in me. Mi sento di nuovo padrone di me stesso. Grazie davvero.”
Bianca il 07/10/25 ha scritto: “Il dott. Morgan è stato empatico, veloce e sempre paziente. Mi ha aiutato a risolvere un problema sessuale che mi portavo dietro da anni, con grande professionalità e umanità. Lo consiglio sinceramente a chi cerca un medico competente ma anche capace di ascoltare.”
Nikita il 24/09/25 ha scritto: “Il Dott. Alessio Morgan mi ha guidato attraverso l’ansia, il trauma e una nuova diagnosi di malattia cronica. È un guaritore di prim’ordine. Il mio mondo si era ristretto; i miei nervi erano un groviglio di paura e il pensiero di cure mediche era paralizzante. Mi ha assicurato che ce l’avremmo fatta ed è stato un faro di supporto costante. Ho sentito la mia luce interiore ricominciare a brillare. Col tempo, ogni appuntamento ha contribuito a farla brillare un po’ più a lungo e più intensamente. Come immigrata, è stata anche una salvezza. Parla inglese e ha una voce profonda e meravigliosamente calmante. Non solo non giudica, ma è anche molto aperto, creando uno spazio sicuro in cui aprirmi. Mi ha ricordato la mia forza quando ne avevo più bisogno e mi ha aiutato a sentirmi di nuovo viva. Ho anche imparato in prima persona come mente e corpo siano collegati, poiché lui è stato davvero determinante nella mia guarigione fisica.”
Liliana il 22/09/25 ha scritto: “il mio percorso con il Dr Morgan è stato veloce e definitivo ho veramente smesso semplicemente di avere i problemi che mi hanno ossessionato per anni e davvero già verso il secondo/terzo mese stavo molto meglio quindi mi sento di dire che è un professionista preparato e soprattutto dedicato ai suoi pazienti.”
Letizia il 17/09/25 ha scritto: “Poco da dire numero 1 in assoluto … “
Marianna il 11/09/25 ha scritto: “Professionista di altissimo livello, empatico, chiaro e diretto nelle spiegazioni. Attraverso semplici routine ed esercizi mirati, seduta dopo seduta, il dott Morgan trasferisce strumenti concreti ed efficaci per imparare a gestire e superare autonomamente i propri blocchi. Esperienza positivissima.”